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i produttori di vino dovrebbero considerare i formati da 375ml per vendere vino

I Produttori di Vino Dovrebbero Considerare i Piccoli Formati per Vendere Vino?

Spesso relegate al ruolo di formato per l’autogrill e le mense operaie, le bottiglie da 375ml, per via dell’approccio al consumo di vino che in parte si è manifestato con la situazione generata dal Covid, sono tornate a stuzzicare la mente dei produttori ma ancor più la ricerca dei consumatori.

In un momento di distanziamento e isolamento molte persone hanno fatto risollevare l’interesse per i piccoli formati in grado di accontentare il loro desiderio di vino contenendo gli sprechi e il costo per bottiglia.
Non solo, ma persino le aziende produttrici di vino ed altri alcolici hanno dovuto ricorrere a formati più piccoli alternativi quando si sono viste costrette ad inviare campioni per l’assaggio in maniera molto più frequente di prima al fine di alimentare le degustazioni e i panel test on-line che sostituivano le fiere di settore.

Ed ancora, in un periodo in cui stiamo assistendo alla crescita degli appassionati di vino, le bottiglie dal formato ridotto consentono a questi consumatori di provare un maggior numero di vini nel corso dello stesso pasto, o magari di poter aprire un maggior numero di bottiglie per lo studio o la degustazione, potendo così conoscere una più ampia panoramica di vini.

Inoltre le mezze bottiglie sono un formato interessante per i ristoranti poiché consentono ai clienti di godere di una grande varietà di vini durante i pasti senza costringersi a scegliere nella ristretta lista di vini al calice.

I formati da 375ml o da 500ml non hanno mai avuta grande fortuna in terra italiana o non hanno mai incontrato la simpatia dei produttori. Forse per la minaccia di poter marginare di meno o per i costi di gestione o ancora per il potenziale rischio di maggior ossidazione del vino.

Tuttavia c’è chi fortemente sostiene che questi formati siano destinati a durare e ad esser sempre più richiesti dai paesi esteri. Pertanto individuare le soluzioni per ottimizzarne l’utilizzo potrebbe essere una mossa sensata che i produttori possono mettere in atto al fine di farsi trovare pronti se il trend di richiesta sarà confermato.

Da una parte abbiamo quindi i costi di dover avviare imbottigliatrice ed etichettatrice per formati più piccoli e che quindi richiedono più tempo per smaltire la massa.
Allo stesso modo l’operatore dedicato dovrà impiegare più tempo. I materiali come carta, vetro e sughero saranno maggiori poiché anche questi saranno singolarmente dedicati a minor quantità di prodotto.
Dall’altra parte troviamo però la possibilità di poter rispondere alle richieste di una maggior parte di consumatori e quindi una maggior possibilità di vendita del proprio vino.

Il produttore deve pertanto redigere un preciso calcolo del costo per poter proporre la bottiglia da 500ml o da 375ml non ad un costo proporzionato con quella da 750ml ma eventualmente superiore il corrispondente prezzo. Chiaramente questo costo non potrà discostarsi troppo dal prezzo calcolato sulla bottiglia da 750ml al fine della credibilità e della richiesta da parte del consumatore.

In questo senso si dovrà lavorare educando il consumatore che il formato ridotto costituisce un costo superiore per la cantina e che pertanto per poter beneficiare di questo formato si dovrà pagare un piccolo sovrapprezzo.

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