Tenuta La Presa, il faro per il nuovo corso del Bardolino
La modalità scelta da Tenuta La Presa con la collaborazione di Civinization per presentare alla stampa i suoi Chiaretto e Bardolino si è rivelata particolarmente intrigante e ricca di spunti tecnici che hanno stuzzicato non poco la curiosità e la riflessione del pubblico presente in sala.
Il Chiaretto (recensito al numero 39 anche dallo staff di Intravino) è stato inserito in un panel di altri 6 rosati internazionali che sono stati degustati alla cieca, Chiaretto incluso.
Al pubblico di critici presenti è stato poi chiesto di selezionare solo due ipotetici finalisti tra i sette vini presenti.
Allo stesso modo è stato fatto con il Bardolino Rosso, inserito questa volta in un panel di ben altri sette vini.
Il Chiaretto e il Bardolino rosso di Tenuta La Presa hanno raggiunto, con discreta facilità ma altrettanta sorpresa, la finale in entrambe le degustazioni, distinguendosi per pulizia, eleganza e corrispondenza varietale, facendo emergere la precisione nei processi di vinificazione dell’enologo Mauro De Paola.
Tra gli altri rosati presenti nel panel c’erano vini del calibro del Whispering Angel di Cave d’Esclans, l’Argali di Chateau Puech Haut, il MIP di Domaine Des Diables e il Miraval, che non ha bisogno di presentazione.
Tra i rossi presenti nel panel si segnalano il Pinot Nero di Domaines Schlumberger, l’Etna Rosso di Tornatore, il Pinot Nero di Borgogna di Joseph Drouhin Laforêt, il Moulin a Vent del Domaines Chermette e il Pinot Nero di Bread and Butter.
In sostanza tanta Francia tra i vini inseriti nei panel. Tanta Provenza tra i rosati, forte del suo rinnovamento stilistico che ha saputo imporsi come stile di riferimento odierno e tanto Pinot Nero tra i rossi, tra Borgogna, Alsazia e Napa Valley.
Le degustazioni hanno saputo convincere sulle potenzialità non solo dei vini di Tenuta La Presa, ma di quelli del territorio Gardesano, quando all’alta qualità delle uve si somma una grande competenza tecnica in cantina in grado di dar vita a vini che mantengano le caratteristiche varietali del frutto e regalino bevute eleganti e fragranti, arrivando a competere con ben più blasonati e noti vini del panorama internazionale.
Lungi dal voler dichiarare o imporre con i suoi vini o con il giudizio uscito dalle degustazioni una supremazia su altri vini internazionali, Tenuta La Presa ha saputo valorizzare al meglio i suoi vini giocando ad un gioco che poteva rivelarsi controproducente, convincendo e divertendo.
Il merito del successo dei vini è probabilmente da cogliersi nella simbiosi di vedute del titolare Fabio De Micheli, già figlio di Adelino, e l’enologo Mauro De Paola che da anni hanno sposato la logica del basso interventismo in cantina e in vigneto ma del grande controllo dei mosti e dei vini con una tecnica di vinificazione maniacale, particolarmente attenta alle temperature e ai tempi di ossigenazione.
Nel corso della giornata c’è stato modo per poter assaggiare anche gli altri vini della Tenuta come il Garda Bianco, il Metodo Classico di Pinot Grigio e il Napoleone, un rosso ottenuto con una parte di uve in surmaturazione e lungo passaggio in botte.
Tuttavia grande interesse ha suscitato il Lugana, sia nella sua più recente annata (2020), sia nella versione più matura del 2017 che ha sorpreso dimostrando una capacità di maturare e mantenersi fresco e fragrante negli anni. Altro significativo segno distintivo della bontà del metodo di coltivazione e produzione di Tenuta La Presa.
Tenuta La Presa, attualmente produce cinquecentomila bottiglie con uve che godono della ventilazione proveniente dal Monte Baldo e provenienti da viticultura certificata Sqnpi in corso di conversione al biologico e non nasconde l’obiettivo di poter riversare la stessa qualità odierna in una produzione di un milione e mezzo di bottiglie per conquistare mercati più ampi.
Oltre alla bottaia e i locali di affinamento, presso Tenuta La Presa di Caprino Veronese è possibile soggiornare in un luogo circondato da vigneti e isolato dalla maggior frenesia di strade e città più trafficate. Un ottimo punto d’appoggio per chi ricerca la vacanza all’insegna dell’enoturismo e della vita all’aria aperta nel territorio gardesano.