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Capire se per Vendere vino online è meglio E-commerce o Marketplac

Vendere vino online: Ecommerce vs Marketplace

Vendere vino online: Ecommerce vs Marketplace

La recente situazione fatta emergere dal Covid ha evidenziato la tendenza dei produttori di vino ad imbastire in quattro e quatr’otto il proprio e-commerce per poter vendere vino online. Tuttavia questa manovra – proprio per il fatto che nasconde diverse insidie – non sempre ha restituito i risultati sperati.

Leggi anche Quali Sono i Documenti Necessari per l’Apertura di un E-Commerce Vino

Non sono rari i casi in cui il povero viticoltore di turno sia caduto nelle lusinghe della prima agenzia di marketing o web house di turno per farsi affidare la realizzare del proprio e-commerce, senza aver ricevuto una corretta analisi del suo mercato e della sua clientela. In altre parole, senza aver ricevuto la consulenza di professionisti del settore vinicolo sulla convenienza o meno e sulla strategia.

L’e-commerce non è l’unica opzione che un viticoltore possiede per poter vendere il suo vino online

Affianco all’e-commerce si posizionano marketplace e shop sui social (quest’ultimi a dire il vero ancora un po’ lontani dal poter rappresentare un reale spazio per l’acquisto, almeno in Italia).

E-commerce o marketplace? Quale conviene?

Come si diceva prima, una risposta sicura non avallata da un’analisi rischia di emulare l’errore già narrato.
Ogni cantina è un mondo a sé stante e l’esito positivo di tale investimento è influenzato anche dal mercato, dalle abitudini dei consumatori, dalla concorrenza, dal sistema di distribuzione e dal suo posizionamento a livello geografico. Prima di stabilire a priori quale delle due opzioni possa apportare un guadagno bisogna partire dall’analisi.

Per rendere redditizio l’investimento nella creazione di uno shop online bisogna in primo luogo conoscere le piattaforme online, i loro punti di forza e debolezza. Parallelamente a ciò il titolare dell’azienda dovrà eseguire una sorta di business plan ipotizzando:

  • Perché la fuori la gente dovrebbe acquistare sul suo sito
  • Quanti ordini al mese riceverebbe
  • A quanto ammonterebbe lo scontrino medio
  • A quanto ammonterebbero le spese e i costi mensili
  • Dopo quante bottiglie vendute raggiungerebbe il pareggio

La cosa che il titolare dell’azienda vinicola deve tenere a mente è che in mancanza di una forte fidelizzazione, di una clientela di ritorno già consolidata e di una ampia notorietà, è difficile far registrare ordini ad un pubblico freddo, ovvero che non conosce la realtà produttiva e i prodotti.
Bisogna pur considerare che quello che si stà vendendo è pur sempre una monoreferenza, quando sappiamo che il cliente medio oggi ama variare e provare cose nuove.
Pertanto sarà indispensabile consolidare una solida strategia di promozione volta a raggiungere obiettivi a medio-lungo termine.

Marketplace per vendita vino – I Vantaggi dei Marketplace Vino

I marketplaces sono piattaforme online in cui i titolari di cantine mettono in vendita i prodotti dietro pagamento di fees e canoni mensili. I marketplace maggiormente utilizzati sono quelli verticali (singola tipologia di prodotto) e destinati alla vendita B2C. Fra i principali vantaggi che questi portali offrono troviamo:

  • forte posizionamento sulla SERP, ovvero sui risultati di ricerca di google
  • Ampio pubblico targetizzato per la vendita del vino
  • Storico e autorevolezza della piattaforma
  • Sono organizzati come un motore di ricerca
  • Espansione del pubblico a livello internazionale

Online è possibile trovare il marketplace perfetto in base alle proprie esigenze, e visti i vantaggi elencati, qualsiasi dubbio sull’utilità o meno di vendere i propri vini su un marketplace dovrebbe esser ormai spazzato via. Ma…
Ma ci si ricordi che un marketplace non è casa propria e per poter vedere i proprio vini ospitati sulla piattaforma, la compagnia valuterà l’esigenza o meno di tenere a catalogo un vino come il vostro. La cantina dovrà pertanto essere in grado di fornire standard di produzione, di consegna e approvvigionamento.

Parlando quindi di aspetti negativi legati alla vendita di vino sui marketplace troviamo:

  • Costi: abbonamenti, feesadvertising
  • Concorrenza diretta: assieme ai vostri vini ci saranno quelli di altre aziende.
  • Mancanza profilazione degli utenti: non riceverai i dati degli acquirenti del tuo vino, come email e numero di telefono, quindi niente possibilità di eseguire retargeting.

Ad esempio la vendita su Amazon ti da la possibilità di vendere anche ai vari siti esteri. Per un imprenditore vinicolo questo vuol dire poter entrare nelle ricerche di acquirenti internazionali, difficilmente raggiungibili con un e-commerce proprio monolingua e privo di spinta per meglio comparire nelle ricerche organiche o sponsorizzate.
Se opti per questa scelta però dovrai prima verificare la tua marginalità. Considera che Amazon chiede almeno il 15% sul venduto. E se dovrai provvedere ai costi di spedizione devi valutare se la vendita sia economicamente sostenibile e se il potenziale cliente non sia disincentivato ad acquistare a causa dei costi di spedizione che dovrà sostenere.

Puoi anche optare per il prime delivery, affidando ai magazzini Amazon uno stock dei tuoi prodotti che verranno spediti dagli operatori all’occasione. Ma tieni a mente che anche questo servizio di affitto ha dei costi e i tuoi vini potrebbero non esser conservati correttamente in attesa della vendita.

E-commerce: cosa sono, costi e vantaggi per la vendita di vino

Con l’e-commerce il discorso cambia un po’ su più fronti: l’azienda ha il diretto controllo sui suoi vini (numero di foto, scheda tecnica, testo, video, ecc), sui pagamenti, sui dati e sulla logistica che dovrà affidare ad un corriere o ad un servizio terzo, nel caso in cui non disponga di una distribuzione a mezzo proprio economicamente vantaggiosa.
In questi termini pertanto, mettere a confronto i contratti e il listino prezzi di diversi corrieri per gestire le spedizioni del proprio vino è un punto fondamentale per la vendita di vino online.

Vendere con un e-commerce proprio non vuol dire essere liberi dalla concorrenza ravvicinata che puoi avere su un marketplace.

Infatti per poterti guadagnare la fiducia dei tuoi clienti nonché le vendite, dovrai raggiungere i potenziali clienti, e per farlo dovrai sostanzialmente lavorare in due modi:

in maniera organica con notorietà on e offline e Seo (pratiche digitali per far indicizzare il tuo sito dai motori di ricerca e meglio piazzarlo tra i risultati di ricerca). Se il tuo marchio di vino è noto e ricercato, le persone digiteranno principalmente il nome diretto per finire sul tuo sito. Altrimenti subentra la seconda pratica.

In maniera sponsorizzata, grazie alle Ads sul motore di ricerca e sui social network.
Naturalmente questo non è gratuito e oltre al budget da mettere a disposizione per le campagne, dovrai considerare un costo per l’advertiser che si occuperà di implementare la strategia di digital marketing per vendere vino e la struttura.
A tal proposito ricorda di consultare anche i 5 elementi che non dovrebbero mancare ad un e-commerce vino.

Analisi degli aspetti positivi e negativi dell’E-commerce per vendere vino

Sicuramente il grande valore e la potenza degli e-commerce propri risiedono nella possibilità di raccogliere i dati dei clienti ed eseguire azioni di marketing mirate.
Non solo, ma anche in assenza di mail e numero di telefono puoi ancora eseguire delle azioni ad esempio sui carrelli abbandonati grazie al pixel di monitoraggio. Naturalmente anche questo non è automatico e gratuito, e se non sai nulla di digital marketing è meglio se lasci fare ad un consulente.

Tra i costi che dovrai considerare per avviare un e-commerce ci sono i costi per la web agency che ti realizza il sito e i costi per il mantenimento del server e del dominio presso l’hosting.
Sarà inoltre necessario eseguire un minimo di branding per creare l’immagine desiderata di un prodotto o di un’azienda nella mente del consumatore.
Devi anche considerare se sarai in grado di gestire in autonomia il tuo e-commerce per tutte le mansioni che richiede (ricezione ordini, logistica, promozione, comunicazione, immagine, customer care) o se necessiterai di ulteriore personale.

Quando scegliere l’e-commerce per vendere vino

L’e-commerce si rivela la scelta ideale per chi ha un business autorevole e ben noto a livello offline, dal momento che potrebbe facilitare il raggiungimento di un alto margine di guadagno. Come abbiamo visto, aprire un e-commerce comporta costi elevati e costanti, dunque la spesa – per essere sostenibile – necessita di essere affiancata da obiettivi raggiungibili a medio – lungo termine. Se si opta invece per il marketplace, ci si ricordi che questo richiede canoni annui e percentuali sui prodotti venduti.

Ecommerce vs Marketplace: conclusione

Il web offre soluzioni variegate ed altamente personalizzabili per avviare un business online. E-commerce e marketplace comportano costi elevati, anche se in ambiti diversi. Ognuna delle due soluzioni può apportare benefici e svantaggi dal momento in cui non esiste una soluzione definitiva.

La soluzione ideale deriva dall’analisi, dal testing e dal mindset imprenditoriale. Come detto, cosa fondamentale è redigere un business plan inserendo voci di spesa, ammortamenti e tempo in cui i costi devono essere coperti.

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